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5 Suggerimenti per la Tua Pratica Yoga

vita da yogi Aug 23, 2021

Può sembrare banale, ma per godere appieno dei benefici che la pratica dello yoga è in grado di donarci, bisogna necessariamente fare 2 cose: praticare e farlo con la giusta costanza.

Lo yoga non è una “terapia passiva”: perché si inneschi quel processo di trasformazione, benessere e perfino guarigione che lo yoga può donarci, serve disciplina, costanza e la capacità di trasformare i nostri buoni propositi in abitudini consolidate, e se in una vita piena di impegni non decidiamo che prenderci del tempo da dedicare al nostro benessere psicofisico rientra nell’elenco delle priorità assolute, sarà molto difficile trasformare la nostra pratica in un’abitudine quotidiana, perché ci sarà sempre qualcosa di più urgente o importante a distoglierci dal nostro obiettivo.

Detto questo, in un mondo dove il tempo è un vero lusso, per far diventare la nostra pratica quotidiana una attività sostenibile, che ci dona benessere anziché stress aggiuntivo dobbiamo essere in grado di mettere in campo le scelte più giuste ed efficienti, ed è qui che entra in gioco la pratica a casa.

Sono una vera amante degli studi e dei centri yoga, e amo praticare in presenza con i miei insegnanti preferiti (a Malta ho anche aperto uno studio tutto mio quindi figuriamoci), credo che i benefici di praticare con altre persone e in presenza di un insegnante siano molteplici ma la verità è che se non mi fossi creata una pratica casalinga non sarei mai riuscita a mantenere quella costanza necessaria a vedere i progressi e i benefici che cercavo. E oggi posso dire che pratico a casa circa il 90% del tempo dedicando il rimanente a workshop in presenza o Teacher Trainings.

Praticare a casa spesso significa avere poco spazio, e spesso da condividere con figli (rumorosi), animali, coniugi, compagni, coinquilini, mancanza di punti di riferimento (come un orario preciso in cui praticare), poca ispirazione su cosa praticare (quale stile, livello di intensità…), questi possono essere fattori che mettono a dura prova la nostra buona volontà e non ci permettono di srotolare il tappetino con la frequenza che desideriamo.

Ecco allora qualche consiglio da una yogi super incasinata che ha dovuto crearsi un metodo per praticare quotidianamente a casa (o in piccole stanze d’hotel visti i frequenti viaggi di lavoro), con figli, cani, mariti, TV accesa e mille altre distrazioni! Se ce l’ho fatta io, credetemi può farcela chiunque :)

1. CREARSI UN PIANO D’AZIONE: decidiamo in anticipo cosa praticare, magari creando un calendario settimanale (esempio: Lunedí Yin, Martedí Vinyasa Flow o Power Yoga, Mercoledí una lezione di flessibilitá, Giovedí una pratica sulle posizioni in equilibrio sulle mani..), se ancora non siamo in grado di praticare da soli (o come nel mio caso preferiamo la guida di un insegnante), scegliamo gli insegnanti che ci piacciono di più online e mettiamo le nostre lezioni preferite nel calendario (magari provando sempre qualcosa di nuovo ogni settimana).


2. ASSOCIARE LA PRATICA AD UNA ABITUDINE GIÀ CONSOLIDATA: per evitare la cosiddetta “decision fatigue” di dover scegliere un orario e un momento per praticare, cerchiamo di legare lo yoga ad una abitudine già ben consolidata, per esempio: prima di colazione o dopo il caffè, appena rientriamo a casa dal lavoro, prima di andare a letto…

Dedicare un momento specifico alla pratica dove sappiamo di riuscire a ricavarci 20, 30, 40 o anche 60 minuti può essere un vero step verso il successo, perché non abbiamo più l’incombenza di dover decidere come e quando.


3. RENDERLO UN MOMENTO PIACEVOLE: cosa sarebbe la pratica senza la mia playlist preferita e senza il mio incenso profumato? Con il tempo ho imparato che mettere elementi che trovo piacevoli e rilassanti all’interno della mia pratica mi ha aiutato a diventare ancora più costante perché quello è un momento in cui veramente metto tutte le cose che amo di più e quindi non è più un “devo” ma un “voglio” praticare. Tu cosa puoi fare per rendere la tua pratica un momento di piacere assoluto?


4. CREARSI UN PICCOLO SPAZIO E RIDURRE AL MINIMO LE DISTRAZIONI: hai trovato un piccolo spazio di casa da dedicare alla pratica? Io pratico in soggiorno, ho trovato un mio angolo vicino alla finestra (o se è bel tempo sul terrazzo) che “agghindo” con tutte le mie cose (incensi, mala, tappetino, mattoncini) prima di iniziare. Il mio momento preferito è verso sera e spesso c’è mia figlia che guarda la TV, o gioca e la casa non è certo silenziosa, ma con i miei auricolari wireless con l’insegnante che parla nelle orecchie e la mia playlist preferita riesco comunque ad essere pienamente focalizzata su me stessa.

Hai uno spazio che dedichi alla pratica che ha tutto quello che ti serve? Se puoi scegliere un momento di silenzio (alla mattina quando tutti dormono) è meglio, ma non è impossibile riuscire a praticare anche se intorno a noi c’è vita e movimento se ci organizziamo :)


5. PRATICHIAMO INNANZITUTTO LA GENTILEZZA VERSO NO STESSI : anche se avere un piano d’azione è importante, così come lo è essere disciplinati, ricordiamoci sempre che la pratica dello yoga ha come obiettivo quello di portare pace e benessere, ed è in primis una pratica di ascolto interiore.

Ci saranno giorni in cui saremo stanchi, o non in perfetta forma, magari ci serve di più una pratica gentile anche se avevamo pianificato una lezione intensa... magari non ce la sentiamo proprio fisicamente di praticare. In queste situazioni diamo sempre la precedenza a quello che ci suggerisce il nostro corpo.

Essere flessibili, e amorevoli con noi stessi ci aiuterà ad apprezzare di più quello che facciamo sul tappetino, non è una corsa al fare a tutti i costi, è un momento che dedichiamo a noi stessi e al nostro benessere psicofisico è importante ricordarci di mantenerlo tale.

Sono curiosa di sentire le vostre esperienze e magari qualche altro consiglio utile!

Namaste

Barbara

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