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Elogio ai Props Yoga

Si dice che per praticare yoga basta avere un corpo, e non potrei essere più d’accordo. Anche il tappetino però ha la sua importanza, ci dona una superficie uniforme, antiscivolo e magari anche leggermente morbida su cui praticare, e sulla sua utilità direi che non esistono dubbi.

Esistono però anche tutta una serie di altri strumenti (mi riferisco ai mattoncini e allo strap o cintura) che a mio avviso sono tanto utili quanto sottovalutati e poco utilizzati. Ed ecco perché oggi vorrei soffermarmi a tessere un po' le lodi dei vari props per lo yoga.

Iniziamo con lo sfatare un mito: i mattoncini e lo strap vengono utilizzati solo da principianti e/o allievi poco flessibili o comunque non in grado di eseguire asana nella loro versione più avanzata.

Motivo per cui molto spesso (siccome non ci piace considerarci né principianti né poco flessibili) pensiamo di non averne bisogno (e uso il “noi” perché ho evitato di utilizzarli proprio per questo specifico motivo per molto tempo, prima che la pratica dello yoga mi aiutasse a limare un po' il mio ego smisurato) 😂

Nulla di più sbagliato, se è vero che talvolta li utilizziamo come “prolunga” o come “supporto” per asana che diversamente sarebbero poco accessibili (e non è sempre solo questione di flessibilità, ma anche di proporzioni corporee) è altrettanto vero che la maggior parte delle volte li utilizziamo per rendere alcune asana ancora più impegnative (ad esempio quando mettiamo il tallone su un mattoncino nella spaccata) o per attivare la muscolatura (ad esempio quando stringiamo un mattoncino tra le gambe per attivare gli adduttori quando facciamo la verticale) o per fare un lavoro profondo di apertura di una zona del corpo (ad esempio sempre il mattoncino in mezzo alle scapole quando siamo in shavasana o sotto il bacino quando siamo nel ponte), che diversamente non potremmo mai fare senza l’ausilio di questi preziosi strumenti.

Quindi ecco 4 buonissime ragioni per considerare di avere sempre vicino a voi un paio di mattoncini e una cintura quando praticate:

  1. L’azione è sempre più efficace delle parole: per fare si che la nostra pratica abbia degli effetti benefici a livello fisico le azioni muscolari che chiediamo di fare al nostro corpo sono importantissime, la maggior parte delle volte queste azioni sono di tipo isometrico, ovvero facciamo una contrazione muscolare da fermi, quindi l’insegnante spesso cerca di spiegarla ma non riesce a farla vedere. Se invece che spiegare come utilizzare gli adduttori per proteggere il bacino e sostenere meglio la posizione durante una ruota, posso dire ai miei allievi “tenete un mattoncino in mezzo alle gambe e non fatelo cadere mentre fate la ruota”, sarà automatico che per non far cadere il mattoncino tutti attiveranno gli adduttori e di conseguenza riusciranno a fare la posizione in modo corretto e sicuro.
  2. Ognuno di noi è meravigliosamente diverso, così come lo sono i nostri corpi: più alti, più bassi, braccia lunghe e gambe più corte, gambe lunghe e braccia corte, oppure braccia e gambe lunghe e busto corto, ipermobilità (posso andare avanti una settimana)... Se ognuno di noi ha un corpo così diverso, come è possibile pensare di poter eseguire le asana in maniera uguale per tutti? Non c’entra nulla essere principianti o praticanti avanzati, alcune asana semplicemente non si possono fare se il nostro corpo ha delle proporzioni che non lo permettono, tanto vale accettarlo ed avvalerci dei nostri amici props per fare anche quelle asana che la nostra struttura da sola non ci permette di fare.
  3. La sicurezza viene prima di tutto: per alcune asana i nostri props sono dei veri salva vita. Non è solo questione di proporzioni corporee ma anche di infortuni o zone particolarmente sensibili. Se ad esempio abbiamo problemi alla cervicale, fare sirsasana con le spalle su due mattoncini, evitando di fare pressione su collo e testa può permetterci di trarre tutti i benefici della posizione senza mettere sotto pressione una zona delicata
  4. Imparare le posizioni più avanzate è più facile e sicuro se utilizziamo i props: quando decidiamo di avventurarci nel magico mondo delle posizioni più avanzate (a proposito, non ti sei ancora iscritto a Fly Flow, la mia scuola per imparare in circa 3 mesi oltre 25 posizioni e transizioni avanzate e iniziare a volare sul tappetino?) i props diventano un vero e proprio MUST: funzionano da supporto quando abbiamo paura di cadere, da aiuto per “elevarci” quando ancora il nostro corpo non è in grado di farlo, da “prolunga” quando ancora non abbiamo la flessibilità necessaria, e come punto di riferimento per capire come allineare il corpo correttamente. Posso dire senza dubbio che imparare queste posizione sarebbe stato molto più difficile se non addirittura impossibile senza l’aiuto di mattoncini, strap e bolster. 

Per riassumere: i nostri props yoga sono decisamente dei compagni molto migliori del nostro ego per aiutarci a progredire nella pratica, sono abbastanza economici e rappresentano un piccolo investimento con un grande ritorno.

Serve altro per convincerti ad averli sempre al tuo fianco quando pratichi?

Namasté 

Barbara 🌸🙏🌸

 


Vuoi saperne di più? In questo video esplicativo ti parlo proprio dei 4 accessori più importanti che ci supportano nella pratica yoga: materassino, blocchi (o mattoncini), strap (cinta) e bolster (cuscino).

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